di Sofia Liverani, III F

Quella che segue è una raccolta di venti haiku, ovvero brevi poesie di diciassette sillabe in tre versi, composte durante il periodo estivo appena conclusosi.

  1. Arturo sorge
    e non tramonta mai:
    ecco l’estate.
  2. Languido vuoto:
    quando potreï fare
    giaccio qui inerte.
  3. Corpo accaldato,
    sospiro disperato:
    l’afa romana.
  4. Cielo di Roma:
    cielo ampio, azzurro, vasto,
    cielo di casa.
  5. Dopo un evento,
    torna il dolce silenzio;
    tornano i grilli.
  6. Alla mia pelle
    aderisce il tessuto:
    la pioggia estiva.
  7. Piove a dirotto;
    sembra quasi non riesca
    a smetter mai più.
  8. Lo strepitare
    del fuoco ch’arde piano:
    remota brama.
  9. Il chiacchiericcio
    dei custodi al museo,
    l’inquieta pace.
  10. Tempo di marzo
    una sera di luglio:
    boccata d’aria.
  11. Vuota è la Luna:
    finalmente le stelle 
    posso ammirare.
  12. Le traversate
    infinite al gran caldo
    del finestrino.
  13. Sono finalmente
    tra gli alti monti verdi:
    eccomi a casa.
  14. Morbide coltre;
    oltre il vetro, un lieve,
    gelido vento.
  15. Smetto di scriver;
    godo su una panchina 
    del panorama.
  16. Nebbia nel bosco:
    pace inquietante, bianca
    e silenziosa.
  17. Se Dio esiste,
    se veramente esiste,
    vive sui monti.
  18. Sentiero stretto:
    con cautela procedo e
    con piede certo.
  19. Prima dell’alba,
    Orione grande veglia
    sul mio cammino.
  20. Ritorno a casa,
    ai doveri miei, alle
    solite cose.

Di Sofia Liverani

III F, caporedattrice, prima paginista, articolista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *