Solo nell’oscurità puoi vedere le stelle

Ludovica Serra, I G

Il 5 maggio 2023 si è tenuta la nona edizione della Notte Nazionale dei Licei Classici presso il Liceo Classico Statale Giulio Cesare. In quest’occasione, all’anfiteatro di arte della nostra scuola, è stato presentato uno spettacolo sulle costellazioni intitolato “Solo nell’oscurità puoi vedere le stelle”, ispirato alla celebre frase di Martin Luther King Jr. Questo progetto è stato realizzato sotto la supervisione delle professoresse Lucia Altobelli e Silvia Quattrocchi e ha coinvolto diversi studenti di varie età, tra cui:

* Marta Piccolomini e Ilaria De Santis (IV G)

* Sofia Liverani (V F)

* Marco Occhiuto (I C)

* Beatrice Bombardieri, Maria Cecilia, Sofia Lattanzi, Dominique Leonetti, Valeria Scimia e Ilaria Sotgia (I F)

* Leone Restano Cassulini e Ludovica Serra (I G)

* Valeria Maria Martini, Marika Ruffini e Margherita Toraldo (II D)

Lo spettacolo è stato introdotto con la lettura della poesia “La notte è bella” di Giuseppe Ungaretti. Successivamente, Margherita Blu Toraldo, la presentatrice e conduttrice dello spettacolo, ha coinvolto attivamente il pubblico con domande e divertenti battute. È stato proiettato un video che rappresentava dodici costellazioni, ma durante il progetto abbiamo scoperto che in realtà ci sono tredici costellazioni, poiché è stata recentemente scoperta l’Ofiuco. Marta Piccolomini ha approfondito ampiamente questa nuova scoperta attraverso un interessante intervento. Successivamente, sono stati fatti collegamenti letterari con Dante e due delle sue opere: la “Vita Nova” e la “Divina Commedia”.

Abbiamo anche scoperto una curiosità molto interessante: la “Divina Commedia” è stata inviata nello spazio nell’ottobre 2021, in occasione del 700º anniversario della morte di Dante Alighieri, tramite la missione spaziale ISS-Expedition 66. Rimanendo nell’ambito culturale, abbiamo discusso della scultura dell’Atlante Farnese, seguita dal suggestivo quadro di Vincent Van Gogh intitolato “Notte stellata sul Rodano”. Siamo poi tornati alle costellazioni, iniziando con l’Orsa maggiore e l’Orsa minore e terminando con la Stella Polare. È stato poi affrontato l’interessante argomento degli Argonauti, collegato all’affresco rappresentante la Nave Argo nella sala del mappamondo del palazzo Farnese. Successivamente, l’attenzione è tornata sulle costellazioni, concentrandoci su Orione e lo Scorpione. Quasi alla fine dello spettacolo, sono stati letti due passi, uno in greco e uno in latino, con la relativa traduzione in italiano. Dopo i suggestivi collegamenti letterari, è stata approfondita la Cappella Sistina e la meravigliosa volta decorata con un affresco raffigurante un cielo stellato. Per concludere lo spettacolo, abbiamo scelto di fare un collegamento con il celebre cartone animato di Peter Pan e la famosissima canzone di Edoardo Bennato, “L’isola che non c’è”. Abbiamo poi concluso con i saluti e i ringraziamenti. Durante tutto lo spettacolo, abbiamo accompagnato le performance con giochi di luce, puntatori laser e video interattivi.

Ritengo che sia stata un’esperienza straordinaria e altamente formativa, che mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze in vari ambiti. Sono stata fortunata ad avere l’opportunità di condividere questo progetto con compagni provenienti da diverse sezioni, con i quali ho stretto delle belle amicizie nel corso degli incontri. È stato un progetto che rifarei senza esitazione, poiché mi ha consentito di crescere come individuo e mi ha regalato un ricordo indimenticabile.

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