Categoria: Scrittura Creativa

“Meglio il prezzo che il valore”

di Thea Ceccarelli, II G «Meglio il prezzo che il valoreE il titolo che il contenuto».Scrive Wislawa Szymborska. Sono versi che descrivono la nostra quotidianità, quel reale che si fonda sull’apparenza. In un mondo giudice di un libro dalla sua copertina: siamo indotti ad uniformarci l’un l’altro, ad assumere la parvenza del conforme pur di […]

Mores

Tracanno oro Frammischiato a linfa di Bacco Dietro, bisbigli di flauti Misura, decoro!

That morning in June 1944

Suddenly a great silence. After months and months of rumors, after months of war, a long silence.

TOMI

Roma si allontana dai miei occhi, Fumo sfilato dal vento d’aprile I capperi, sbocciati, Si spargono sulla bara Dove giace il mio cuore.

Olimpiadi di filosofia: “L’idea di progresso come giustificazione per la violenza”

Uno degli elaborati vincenti alle Olimpiadi di filosofia, a cura di Giacomo Cavarischia

Olimpiadi di filosofia: “Pondera il potere dell’ego”

Uno degli elaborati vincenti alle Olimpiadi di filosofia, a cura di Raffaele De Cristofaro

Olimpiadi di filosofia: “La consapevolezza di sé”

Uno degli elaborati vincenti alle Olimpiadi di filosofia, a cura di Rebecca Sticchi

Premio Leopardi: “Sogno di un’ombra è l’uomo”

Uno degli elaborati vincenti al concorso per il Premio nazionale “Giacomo Leopardi”, a cura di Sofia Ortolani

Atmosfere crepuscolari

Era l’ora che il sole, colorato d’arancio, diffonde la sua luce, d’un colore dolce, tra i nudi rami degli alberi, arrancando tra le cimase, tra i ciliegi sfioriti, tra i platani scheletrici. Stampava sul marciapiede stanco e scalcinato le ombre innumerevoli e prostrate di gente in cammino, senza sosta, sin dalle prime luci.

Soli

Tutti i giorni s’avvicina a pie’ leggero un nuovo straniero. Carne nuova da ammirare, stringer forte, toccare.

Tempo, il sogno di uccidere Chrónos

Tempo è una di quelle parole che l’accortezza suggerirebbe di definire sempre con prudenza. A dimostrarlo è il saggio del fisico pluripremiato Guido Tonelli che avvolge il lettore in una prospettiva che guarda il tempo da un’angolatura del tutto diversa rispetto a quelle a cui siamo abituati, generando uno stato di meraviglia quanto d’incertezza.

LA CASA DEI DOGANIERI

Racconto ispirato alla poesia di Montale: La casa dei doganieri di Marco Occhiuto, 1C È la casa dei doganieri, quella che s’erge in cima alla scogliera, che sembra, come una vedetta, guardare il mare, e chi vi si tuffa, e chi vi si bagna … e le navi, che lontano, dove il sole scivola, si […]

IL LICEO CLASSICO TRA ‘LUNGO STUDIO’ E ‘GRANDE AMORE’

di Marco Occhiuto, 1C Per molti anni nel liceo classico si è vista la scuola di formazione per eccellenza.    È la scuola del passato, della storia che insegna ai posteri, degli antichi ma attuali testi classici.  Negli ultimi tempi, tuttavia, questa scuola, un tempo prediletta, ha subìto diversi attacchi. Le priorità del mondo digitalizzato e pragmatico […]

Fiaccole da accendere. La Settimana dello Studente del liceo classico Giulio Cesare

di Alessio Fraioli IIID e Livio Zoffoli IIIC Dal 13 al 17 febbraio al Liceo Classico Giulio Cesare si è tenuta la Settimana dello Studente, il periodo di cogestione. È stata un’occasione unica per gli studenti di dare spazio alle loro passioni e ai loro interessi, vivendo un modo differente di andare a scuola. Questa […]

La città invisibile

Le acque scroscianti che si rompevano sul marmo. I fiori profumati che sbocciavano sui balconi durante tutti i periodi dell’anno. I tenui colori dei palazzi e le bianche architetture antiche.

Futuro

Greta Evangelisti, IF Ehi, dove sei? Non ti predico l’avvenire da tanto tempo. Dal fuoco che si scioglie nell’acqua All’aria che morde la pelle, Non ti riposi mai, solo quando fumi. Corto, dove sei?

L’importanza degli amici

Sara, ancora un po’ assonnata, si alza dal letto e si appresta a spegnere la sveglia che aveva già posticipato due volte.

La sognatrice

La ragazza era sdraiata sul parquet freddo, luccicante, del salone. I capelli di fiamma viva rimediavano all’asetticità bianca del pavimento, distante con il suo minimalismo dal sonno eterno di un’anima da sempre in pena, per tutta la stringata vita in cerca di una realtà simile ai suoi sogni, di cui erano gravide le pillole che aveva ingerito la fanciulla.

Il salice bianco

Conoscevo un ragazzo, anni fa. Magrolino, capelli castano scuro, sempre entusiasta di tutto. Non aveva molti amici, ma per certo sapeva divertirsi, anche con poco. Ricordo fosse estremamente affezionato al nonno, mi invitò anche alla sua residenza fuori città un paio di volte, lo conobbi, ma soprattutto conobbi il duo inseparabile che formavano: l'uno pieno di energie e pronto a tutto, l'altro flemmatico e traboccante di esperienza.