Soli

di Chiara Colace, I H

Tutti i giorni s’avvicina a pie’ leggero un nuovo straniero.

Carne nuova da ammirare,

stringer forte,

toccare.

Ha bisogno di sentirsi abbracciata,

da occhi nuovi ogni giorno guardata.

Non si ricorda  le loro mani,

i loro volti,

alcuni son alti e belli

altri son bassi e storti.

Ha paura del domani,

è in cerca di qualcosa…

ma cosa?

Non sa se dire resta,

vai via,

continua, rimani.

Ha paura perché non si sente amata,

in nessuna di quelle braccia il suo spirito e la sua carne viene davvero consolata.

Si sente sola

circondata da tanti,

non ha nessuno ,

non è nessuno.

Abita nei corpi altrui alla ricerca del suo.

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