La morte di Pelé

Franco Leonardo, ID

Pelé, leggenda del calcio, nato a Tres Coracoes, nello stato di Minas Gerais, il 23 ottobre 1940, si è spento a soli 82 anni, in data 29 dicembre 2022 alle ore 15.27 pm. Con grande rammarico, a dare la notizia del suo decesso è stato l’Ospedale Israelita Albert Einstein, spiegando che la morte è stata causata da una disfunzione multiorgano, derivante dalla progressione del tumore al colon associato alla sua precedente condizione clinica.

Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”: queste le parole che accompagnano la foto delle mani intrecciate con quelle di sorelle e nipoti, con cui la figlia di Pelé, Kely Nascimento, annuncia la morte del padre. Lascia la moglie Nomi Aoki e sette figli.

In onore del campione brasiliano, è stata, inoltre, organizzata in pochi giorni a Vila Belmiro una veglia, alla quale hanno preso parte molti volti noti del panorama calcistico mondiale e lo stesso presidente della FIFA Infantino. Tanti, dunque, nei giorni della scomparsa, i riconoscimenti al “Re del calcio”, che con la sua morte ha sconvolto non soltanto il Brasile, ma anche il resto del mondo.

Ma cosa lascia a tutti noi questo grande campione? “O Rei” è stato e sarà sempre una fonte d’ispirazione per tutte le generazioni calcistiche. Come pochi, è riuscito a far avvicinare tanti ragazzi al pallone e a stabilire record inimitabili. Calciatore a tutto tondo dal talento speciale, ha seminato fans in tutti i continenti, rivestendo un ruolo cruciale nell’ascesa del calcio alla posizione di sport più popolare del pianeta.

 Il soprannome “Pelè” gli era stato attribuito perché il giovanissimo Edson, vero nome del fenomeno brasiliano, non riusciva a pronunciare il nome del portiere Bilé, che giocava nella sua città natale, chiamandolo erroneamente Pelé. I suoi compagni di squadra si presero dunque gioco del suo errore, dando vita al soprannome più famoso del pianeta.

Pelé sarà di certo ricordato non solo per il suo talento immenso, ma anche per uno dei record più importanti – calcisticamente parlando; egli difatti è l’unico calciatore ad essere salito per ben tre volte, sopra il tetto del mondo, conquistando il trofeo più ambito da ogni nazionale, il mondiale. Inoltre, le statistiche FIFA riconoscono a Pelé il record di reti in carriera: 1.281 in 1.363 partite disputate. Mentre in partite ufficiali ha firmato 757 marcature in 816 gare. A lungo di questo record è rimasto padrone esclusivo “O Rei”, il quale è stato solamente di recente superato dal portoghese Cristiano Ronaldo.

Tanti, inoltre, i messaggi sui social da parte di calciatori, squadre di club, leggende dello sport e personaggi pubblici per ricordare il mito di Pelé. Commovente, soprattutto, è stato il ricordo del connazionale Ronaldo “il fenomeno”: “Il mondo è in lutto, che privilegio venire dopo di te amico mio. Il tuo talento è una scuola che ogni giocatore dovrebbe frequentare. La tua eredità trascende le generazioni. Ed è così che continuerai a vivere. Oggi e sempre, ti celebreremo”.

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