Dementia cepit amantem

A cura della classe 2B

“Dementia cepit amantem”, questo è il titolo dell’esibizione che noi, classe 2B, abbiamo presentato alla Notte del Liceo classico il 6 maggio. Abbiamo portato in scena alcuni versi riadattati e tradotti dalla IV Georgica di Virgilio, in cui sono narrate la morte di Euridice a causa del pastore Aristeo, il viaggio di Orfeo negli inferi con il fine di salvare l’amata, e il fatale sguardo dell’amante che, voltatosi, perde ogni possibilità di riportare Euridice nel mondo dei vivi. Nonostante ciò, il cantore sarà presto destinato a ricongiungersi con la sposa nell’Ade poiché sarà vittima delle donne dei Ciconi che, durante i riti bacchici, lo faranno a pezzi. Grazie all’entusiasmo e al talento di tutta la classe siamo riusciti a rappresentare l’episodio mitico non solo dal punto di vista letterario, con lettura metrica e traduzione degli esametri, ma anche con una coreografia ideata ed eseguita da Ludovico D’Aquino (nel ruolo di Orfeo), e Martina Galoppi (nelle vesti di Euridice).ù


Sul palco sono apparsi anche il pastore Aristeo, Proserpina e le quattro menadi che, vestite con abiti dai colori sgargianti, hanno animato la scena con i loro volteggi. Molto significativa per noi è stata la scelta della tematica dell’amor come furor, che abbiamo avuto modo di approfondire nel corso dell’anno scolastico anche in altre opere, prima fra tutte l’Eneide, celebre per la rovinosa passione di Didone per Enea. Grazie al contributo e alla partecipazione di ognuno abbiamo potuto conciliare le personali interpretazioni di questo sentimento in un’articolata opera corale, che ha
permesso a tutti di esprimersi al meglio ciascuno secondo le proprie inclinazioni. Stimolante è stata l’esibizione finale, ma forse lo sono state ancora di più prove, preparativi, organizzazione, che ci hanno uniti come classe e hanno reso questi ultimi mesi pieni di divertimento e sorprese.


Un ringraziamento speciale a nome di tutta la classe alla professoressa Laura Gambassi per averci dato quest’idea e per averci guidato in questo splendido percorso dandoci importanti suggerimenti; alle professoresse Anna Tudini e Francesca Cocciolo per averci fornito gli spazi per le prove e i costumi delle menadi; alla costumista Isabella Gatti e soprattutto al caloroso pubblico che ci ha sostenuti con una viva partecipazione.

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