Quando una stella muore

Valeria Maria Martini, IID

Il 16 gennaio scorso una tra le stelle più brillanti del cinema italiano e mondiale si è spenta all’età di 95 anni, Gina Lollobrigida. Ricoverata in una clinica della capitale, il decesso è stato causato da blocchi renali e polmonari: a darne la notzia il figlio e il nipote. Indipendentemente da quanto si  è amanti del cinema, è chiaro a tutti che Gina Lollobrigida sia stata una dei pilastri portanti della cinematografia italiana, da quando ancora era in bianco e nero. Nata a Subiaco nel 1927 da una famiglia benestante, che aveva perso molte ricchezze a causa di un bombardamento angloamericano durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944 si trasferisce a Roma con la famiglia.  Gina si iscrive all’istituto delle Belle Arti e per mantenersi negli studi vende delle caricature disegnate col carboncino e posa per i primi fotoromanzi sotto pseudonimo. Di bellezza sconvolgente, nella primavera del 1947 partecipa al concorso di Miss Roma e si classifica seconda, ottenendo un tale successo che venne invitata a Stresa per le finali di Miss Italia, in cui arrivò terza. La sua carriera da attrice, professione per cui tutti noi la conosciamo, inizia invece come comparsa e attrice non protagonista in film di poco spessore. Notata da un produttore statunitense, la giovane vola ad Hollywood per poi rinunciare a vivere in una “gabbia dorata”  e tornare , dopo poco tempo, in terra natia, dove la sua carriera decollerà. Tra i film che sicuramente sono rimasti più impressi nella memoria collettiva Notre-Dame de Paris, La romana e molte altre notevoli pellicole che le aggiudicarono molti riconoscimenti, fra cui ben sei David di Donatello e un Golden Globe. Dotata di uno spirito artistico spiccato, Gina Lollobrigida, a partire da inizi anni Settanta, comincia a diradare le apparizioni sui grandi schermi per dedicarsi alla fotografia – ritrasse, tra gli altri, Paul Newman, Salvador Dalì, David Cassidy, Audrey Hepburn, Ella Fitzgerald e molti altri– e soprattutto alla scultura, con esposizioni in tutto il mondo: in Russia, Cina, Francia, Qatar, Stati Uniti D’America, ecc.

Inoltre per un breve periodo fu attivamente coinvolta in politica, candidandosi nel 1999 al Parlamento europeo, senza però essere effettivamente eletta. Insomma, tirando le somme, Gina Lollobrigida è stata veramente un’artista che si può definire poliedrica, che ha conquistato con la sua bellezza e bravura il cuore di molti italiani e che sarà per sempre un pezzo della nostra cultura.

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